A Trafoi, con Gustav Thöni
Gustav Thöni: capisco che, se non altro per un semplice motivo generazionale, alla maggior parte dei miei 2 o 3 lettori questo nome dirà poco o niente. Come era Zeno Colò per me, quando mi avvicinavo allo sci. Un mito d’accordo, ma era roba che si perdeva nella notte dei tempi nella percezione che avevo allora… E invece lui, Gustav, non è stato solo un grande, ma grande lo È. Tutt’ora. Ed è in super forma, a 73 anni. Ho avuto modo di incontrarlo e di sciarci assieme recentemente, proprio a casa sua. Ed è stata una notevole esperienza. Umana, soprattutto. Lui era famoso non soltanto per le gloriose gesta con la Valanga Azzurra, ma anche per essere un uomo di poche parole, un po’ scontroso (e invece era solo timidezza), con il merito peraltro di aver fatto conoscere agli italiani la realtà una volta remota e sconosciuta dell’Alto Adige, dove parlavano solo tedesco. Beh, vi assicuro che ho avuto il piacere di conversare con una persona affabile e colta, disponibile. E, chi lo avrebbe mai detto, con acuto senso dell’humour e dell’ironia. Gustav oggi ‘coordina’ una bella famiglia che da 5 generazioni è proprietaria dell’hotel Bella Vista di Trafoi, ai piedi dello Stelvio. Un’oasi di comfort e autentica ospitalità altoatesina in un severo ambiente di alta montagna, incoronato da Ortles, 3905 m (la più alta cima delle Alpi centro orientali), Madratsch e Geisler. Ci siamo conosciuti proprio lì nel suo hotel, durante un mio soggiorno.
L’hotel si presenta di fronte, quasi improvvisamente, al cartello del 46° tornante della strada del Passo dello Stelvio, la SS 38 che collega la Valtellina con la Val Venosta e Bolzano. E si vede che racconta una storia antica, con un’architettura che rimanda ai fasti delle villeggiature di un tempo. Nel 1875 Ludwig Ortler (il bisnonno di Gustav Thöni) costruì la locanda Bella Vista a Trafoi (in comune di Stelvio, quasi in fondo alla Val Venosta, ai confini con l’Engadina svizzera). Questa è la prima origine certa. Oggi, dopo varie migliorie nei decenni, è stato ristrutturato in un elegante e caldo stile alpino contemporaneo, ma lontano dai clichè. Tra l’altro si mangia anche bene, grazie allo chef Andreas Wunderer che gioca con aromi, consistenze e colori per reinterpretare le ricette altoatesine in chiave inedita, e si beve bene con Stephan Grander, sommelier ed esperto di distillati. Altro pezzo forte dell’hotel: il rituale delle gettate di vapore nella nuova sauna panoramica in larice. O la piscina esterna infinity: da provare di sera, al buio, quando le alte cime che fanno da corona a Trafoi sembrano emanare di luce propria.
Ebbene, dicevamo… conosco Gustav in persona, mi guida a una visita esclusiva dei suoi memorabilia e mi racconta un sacco di cose oltre ad autografarmi il libro sulla sua vita… E vuoi che non gli chieda di andare a sciare assieme? Io ero appena stato a Solda all’Ortles, a 15 minuti di macchina, già grande, con quota fino a 3200 m, e negli anni recenti migliorata e rinnovata, con 44 km di piste, ma a Trafoi, che era rimasta l’unica stazione sciistica dell’intero Alto Adige dove non ero mai stato, mi ha portato lui stesso. Due impianti consecutivi, un po’ romantici d’antan fra i 1500 e i 2400 metri di altitudine, con circa 10 km di tracciati, sui quali ci siamo divertiti a tirare belle curve in sicurezza, lui con il suo stile armonioso senza tempo – sembra che galleggi sulla neve, senza fatica, ma anche con grande prudenza – io un po’ più moderno, quasi dietro di lui (scherzooo dai!). Un inciso sulla zona sciistica: davvero minuscola, ma con un grandioso panorama di alta montagna e una pista di rientro a valle del tutto appagante e di personalità, con un dislivello continuo che dalla cima dello skilift più alto arriva a 900 m. Si sale in quota con una seggiovia biposto non lontano dall’hotel, mentre in prato adiacente alla struttura c’è anche un campo scuola.
Proprio in questi giorni, dal 13 al 20 gennaio 2024 tutti possono “Sciare con Gustav Thöni”: l’hotel Bella Vista offre un pacchetto di 5 giornate sulle piste dell’area sciistica di Trafoi: ma non solo discese con i consigli del grande maestro, già allenatore di Alberto Tomba e della Nazionale italiana di sci, ma anche ciaspolate per osservare gli animali selvatici nel loro habitat del Parco Nazionale dello Stelvio, gara finale, pranzo al Rifugio Forcola, premiazione dei vincitori, seguita dalla cena di gala in hotel. Oltre al Bella Vista, che non nasconde la sua particolare attenzione per le famiglie, con 24 camere per la maggior parte spaziose, la famiglia Thöni con il suo gruppo Stelvio Hotels propone altre 3 strutture alberghiere con formule diverse: l’atmosfera di design dell’Ortles B&B-Hotel e la comoda autonomia degli appartamenti dello Stelvio Residence a Trafoi e del Gustav Thöni Residence a Prato allo Stelvio.