Calcidica part I: quando una bella vacanza aiuta a vincere i pregiudizi

Quasi quasi non lo scrivo, questo articolo. Perché non si sa mai che i milioni di miei lettori di bestroutes.it non scoprano la Calcidica: allora, vorrebbe dire non solo che sono diventato un rispettato influencer sulla Grecia, ma anche che, allo stesso tempo, contribuirei in prima persona all’inquinamento turistico che inevitabilmente colpisce le mete belle non appena vengono scoperte dal cosiddetto turismo di massa (esattamente quel che è successo al Salento, che per inciso è alla stessa latitudine della Calcidica: prezzi alti, servizi scarsi, iperaffollamento). Però, dai, lo scrivo lo stesso, anche perché forse il turismo di massa non mi legge. Perchè è strano che la Calcidica sia ancora relativamente fuori dai circuiti italiani: eppure, la facilità di collegamento grazie ai voli low cost e all’autostrada da Igoumenitsa fino a Salonicco, e a  una serie di plus indiscutibili la rendono una destinazione molto attraente (non ‘attrattiva’, odio questa anglicizzazione!). Oh, non che sia chissà quale regione selvaggia. E nemmeno parliamo di un paradiso naturale semideserto. Ma è certo che abbondanza di spiagge meravigliose di tutti i tipi, mare veramente cristallino, prezzi ancora abbordabili, cucina semplice e genuina, atmosfera easy senza tante regole, divieti, parcheggi a pagamento, ztl e rotture di zebedei varie… la rendono perfetta per una vacanza balneare ‘classica’. Con tutto quell’immaginario della Grecia che piace tanto; anzi, con qualcosa in più: il verde delle estensioni boschive soprattutto sul versante orientale, per esempio; o un certo che di oriental-balcanico che dà un pizzico di esotismo. E con non tanto di meno: forse, per chi la cerca, la movida non è così elettrizzante. Ma chi se ne importa.

Mi riferisco in particolare al ‘dito’ di mezzo dei tre che si distaccano dalla grande penisola nel nord est della Grecia (il terzo, quello più orientale è il famoso Monte Athos): Sithonia. Dall’aeroporto di Salonicco, città abbastanza scenica, con qualche gioiello (deliziose chiese ortodosse ‘sepolte’ tra i palazzacci; il Museo Archeologico), ma un po’ degradata dalla crisi, si arriva facilmente in autostrada fino a Nea Moudania; da qui, dopo un tratto nell’entroterra di stazioni balneari un po’ anonime, la strada è scorrevole fino a Nikite, in pratica la porta della Sithonia. In tutto, un’ora e mezzo.  Un aspetto da non sottovalutare è che nonostante le distanze notevoli  e l’assenza di strade trasversali che valichino la catena montuosa della penisola, la Sithonia si gira a bene in auto grazie a una strada costiera veloce e ben disegnata. Di contro, sono praticamente inesistenti i mezzi pubblici e le biciclette.

Dicevo degli italiani non cosi numerosi. Tedeschi o inglesi, allora? Neanche tanto. Invece, come vicini di spiaggia oltre ai tanti greci ovviamente, vi ritroverete fianco a fianco con bulgari, rumeni, ucraini, serbi, macedoni, turchi. Basta notare i teli da bagno di diversi ragazzi…. Sembra di leggere il cartellone dell’Europa League. Paok Salonicco (la squadra di casa), Fenerbahce, Steaua Bucarest, Galatasaray… Embè? Preoccupati? Macchè. Basta una semplice vacanza al mare per sbarazzarsi dei pregiudizi. Guarda un po’, nelle spiagge della Calcidica i ‘rumeni’ con i grandi SUV o Audi A6 nuove non sono dei cafoni, come spesso potrebbero essere gli italiani; ho visto gente educata e rispettosa, silenziosa, tutti leggono libri, non schiamazzano, i bimbi sono disciplinati… Altro che badanti o muratori. Poi ti vedi la ragazza turca un po’ coperta, con magari di fianco la tipona ucraina o serba o di chissà dove… Non pensate quindi al tipico pubblico da ‘nuovi ricchi’ dell’Est Europa. No, invece famiglie normalissime, perfino un po’ ‘borghesi’. Gente anche che se la gode: consumano più di noi beach bar e negli hotel…. Da notare al proposito che da queste parti i lidi o ‘bagni’ a pagamento sono davvero a buon mercato. E puoi ordinare bere e mangiare direttamente all’ombrellone, a prezzi assolutamente normali, con un servizio rapido e cordiale da parte dei bagnini. Bello!

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