Carinzia 1: per duri e puri, Ankogel
Incuneata a nord del Friuli, e percepita come lontana (in realtà non lo è), la regione austriaca della Carinzia, estremo sud est dell’Austria, come destinazione sciistica resta un po’ fuori dalle rotte del pubblico italiano. Forse le uniche località di una certa notorietà sono Bad Kleinkircheim, luogo natale di Franz Klammer (famoso discesista dei tempi di Thoeni), Nassfeld-Pramollo, che è proprio al confine sopra Pontebba (UD), e Villach, anche per motivi extrasciistici (terme e casino). Eppure conta in totale 800 km di piste in 30 stazioni grandi e piccole, alcune delle quali in coabitazione con il Tirolo orientale (tutte comprese nel Kärnten Skipass). E vanta la vetta più alta d’Austria e delle intere Alpi Orientali, il Grossglockner, quasi 3800 m. Nonostante queste valide referenze, io stesso avevo ben poca familiarità con la Carinzia della neve. Beh, ovvio che dovevo fare una nuova tacca nelle mie experiences sciistiche. Ho allora intrapreso una breve ma intensa esplorazione, prendendo in considerazione una ‘campionatura’ di località complementari che mi intrigavano sulla carta per un punto in comune: l’alta quota dei comprensori. Ankogel sopra Mallnitz, Heilingeblut, sulla famosa strada panoramica alpina del Grossglockner (chiusa d’inverno) e per finire il ghiacciaio della Mölltal, dove si scia fino ai primi di maggio.
Prima tappa, come si vede non fortunata per il meteo, Ankogel. Il concept è chiaro: una sola lunga funivia in due tronchi e tanti tracciati possibili, lungo la stessa direttrice ma con alcune varianti, anche free ride. Piste movimentate, appena un po’ dal fascino rustico per ‘appena’ 13 km, reali, non taroccati, e 5 di varianti, fra i 1287 metri della stazione a valle, e i 2636 m del punto più elevato del comprensorio. Una skiarea piccola, di alta quota, con molta neve naturale e un notevole dislivello, resa più vivace dalla pista rossa n.2 di rientro a valle, mentre la pista principale dalla cima è la n. 1 rossa, densa di muretti e falsopiani, con in vista i piloni della funivia. Tutto piuttosto spartano e impegnativo, dal particolare e ormai raro modello di funivia suddivisa in 3 vagoncini snodati tra loro, all’austero rifugio Hannoverhaus rivestito di scandole a 2565 m,
fino alle pensioncine dai prezzi accessibili del paese di Mallnitz. Da qui, curiosità, parte un antico traforo ferroviario del 1901, ricco di suggestione, lungo oltre 8 km. L’Hohetauern Tunnel (galleria degli Alti Tauri). Offre treni navetta per trasporto auto, ed è ancora importante collegamento fra Carinzia e Salisburghese, di fatto fra Europa Balcanica ed Europa centrale. Tornando allo sci, se ci si trova in Carinzia, magari di base in una località più importante, Ankogel merita la digressione di uno o due giorni, se non altro per percepire un po’ di cultura sciistica locale, non contaminata dall’overtourism dei grandi nomi austriaci. Non dimenticando però che in generale le piste sono piuttosto impegnative in ambiente severo, adatto a buoni sciatori, anche se in fondo valle ci sono skilift per famiglie e principianti.
Più info sulla Carinzia:
La Carinzia è composta da 9 destinazioni turistiche: il lago Wörthersee con la Valle Rosental, Villach-Warmbad/Lago Faaker See/lago Ossiacher See, Hermagor-Nassfeld/Pramollo-Pressegger See/Weissensee/Lesachtal, Bad Kleinkirchheim/lago Millstätter See/monti Nockberge, Hohe Tauern – Parco Nazionale Alti Tauri; Klopeiner See e la Valle Lavanttal – Carinzia del sud, la Carinzia centrale, Katschberg-Rennweg e la valle Liesertal e Klagenfurt, che è la città capoluogo della Regione con 100.000 abitanti. www.carinzia.at