Cortina 1941: quei Mondiali dimenticati
Era il 1941: chi poteva pensare allo sci, in tempo di guerra? Eppure… Eppure. Sentite questa storia. L’Istituto Home Movies – Archivio Nazionale del Film di Famiglia, ha presentato in anteprima a Bologna, proprio sotto le feste natalizie, un film inedito a colori del 1941 che ci riconduce inconsapevolmente in una delle tante pagine ignote e cancellate dalla Storia italiana: i Campionati mondiali di sci alpino a Cortina che si svolsero ottant’anni fa, durante la Guerra, e furono letteralmente azzerati, erasi dalla storia politica e sportiva, cinque anni dopo, nel 1946. Con una sinistra similitudine con le finali di Coppa del Mondo 2020, annullate per colpa della pandemia, anche se fortunatamente ci si sarebbe rifatti l’anno dopo con i Mondiali 2021. Girato all’epoca dal cineamatore Ernesto Costantino Roggero, il filmato è stato recuperato, archiviato e oggi restaurato da Home Movies, associazione culturale nata a Bologna che si occupa di archiviare e restaurare lo straordinario patrimonio di immagini amatoriali presente nelle famiglie italiane. L’evento si è svolto nell’ambito del progetto Memoryscapes, sostenuto da Regione Emilia Romagna e MiC, che prevede di rendere fruibili on line migliaia di contenuti visivi amatoriali, formidabili documenti del costume italiano.
Ma come mai, se addirittura le Olimpiadi del 1940 furono cancellate in anticipo, i Mondiali di sci di Cortina si svolsero regolarmente? La vicenda è stata ricostruita da Paolo Simoni, Direttore di Home Movies, e da Nicola Sbetti, storico dello sport, docente di storia dell’educazione fisica e dello sport all’Università di Bologna, autore, tra gli altri, del saggio “Storia della coppa del mondo di calcio. Politica, sport, globalizzazione (1930-2018)”.
Al contrario delle Olimpiadi, infatti, la competizione invernale del 1941 non fu annullata, anzi le potenze dell’Asse – la Germania Nazista assieme all’Italia Fascista e al Giappone – erano in quel momento all’opera per costruire un «nuovo ordine sportivo mondiale, in cui gli eventi sportivi internazionali erano funzionali a celebrare i successi militari, a legittimare le nuove conquiste, ma soprattutto a rassicurare la popolazione», come nota Nicola Sbetti. I Mondiali di sci, che si disputarono a Cortina dal 1 al 9 febbraio 1941 e videro la partecipazione di 12 Nazioni tra cui paesi neutrali e collaborazionisti, non furono quindi un semplice evento sportivo, proprio perché fecero espressamente parte di questa strategia. Mondiali presto dimenticati a causa del contesto in cui si svolsero, ma da ricordare oggi come un episodio tragico della Storia, che li cancellò completamente: tuttavia poche ma significative, come il filmato in questione, tracce sono rimaste.
Il film di 14 minuti di Ernesto detto Costantino Roggero, giovane pilota di aerei appassionato di cinematografia e vicino al Cineguf di Genova, è un documento davvero eccezionale, direi emozionante. Mostra da un punto di vista inedito e con una pellicola 16mm “a colori naturali” AGFA – autentica rarità d’epoca – fasi avvincenti delle gare, ma anche la cerimonia di apertura con le autorità, le premiazioni con i vincitori che fanno il saluto romano, i momenti di svago prima e dopo, l’ambiente circostante, la Cortina già “Perla delle Dolomiti, che incredibilmente non appare così radicalmente diversa da oggi, con lo struscio di donne impellicciate armate di occhialoni da sole in Corso Italia, i drink in compagnia, la folla che si accalca con gli sci in spalla verso le piste, la bella ragazza sullo skilift col piattello già nel 1941 (dove sembra di riconoscere i pendii di Mandres, dove ora c’è un’intermedia della funivia sotto il Faloria). Sullo sfondo, però, si notano ben altri segni del tempo: le croci uncinate, una gigantografia del volto di profilo del Duce con l’elmetto, oltre ai cerchi olimpici. La cinepresa di Roggero coglie da vicino momenti delle gare e il volto dei protagonisti premiati sul podio. Ma alcuni di quegli sciatori poco dopo sarebbero morti in guerra. Com’erano lontane quelle scene, pervase da una sostanziale gaiezza, da quello che stava avvenendo nel mondo. I cieli blu, il sole accecante della conca ampezzana, il Cristallo, l’Antelao, la Croda Bianca sono ovviamente sempre loro, sfavillanti cattedrali di roccia, all’epoca mute testimoni di una storia tragica; e perfino i pendii, le case ampezzane, gli hotel sono a volte riconoscibili.
All’Italia andarono due medaglie d’oro. Una, quella per lo slalom femminile, la vinse la giovane Celina Seghi, classe 1920, alla quale il filmato dedica diverse sequenze: per ironia della sorte, quella fu l’unica medaglia d’oro vinta tra Olimpiadi e Mondiali dalla Seghi, e le fu tolta. Un fotogramma della leggenda dell’Abetone, sorpresa durante la premiazione con il viso fra l’incredulo e il corrucciato, sembra proprio presentire epiloghi tutt’altro che gioiosi.
“Roggero filma abilmente per portarsi a casa un ricordo personale, ma allo stesso tempo ci restituisce lo sguardo inedito su un evento di propaganda, che poi fu di fatto rimosso. Oggi queste immagini ritrovate ce lo ricordano ed è importante recuperarle e soprattutto contestualizzarle attraverso il racconto storico” dice Paolo Simoni.
Il film, archiviato e restaurato da Home Movies, fa parte del Fondo Fratelli Chierici nel quale sono conservate preziosissime pellicole di notevole importanza storica, girate tra gli anni ’20 e ’50.
Memoryscapes. I mondiali dimenticati sarà l’occasione del lancio di Sport e Giochi, la nuova sezione della piattaforma Memoryscapes / il cinema privato online (www.memoryscapes.it), che rende disponibile sul web il patrimonio in pellicola dell’Archivio di Home Movies, con una ricca selezione di immagini dello sport in piccolo formato: dai campetti di periferia ai grandi stadi di calcio, dai paesaggi montani attraversati dalle ruote dei ciclisti, alle auto da corsa che sfrecciano in pista e nei centri storici delle città. E poi lo sport e la storia, dal Fascismo alla Guerra Fredda, dal boom economico all’emancipazione delle donne; infine i giochi di tradizione e quelli più improvvisati e nei luoghi più sperduti della Penisola.
Al link https://vimeo.com/656950996 il trailer del film I Mondiali dimenticati