Lo sci senza neve. Riflessioni e dati.

Ormai la neve è un optional. Una scenografia che può esserci come no. Ci stiamo abituando a sciare senza la neve attorno. Lunghe strisce bianche sul verde marrone delle montagne sono ormai la norma. E, forse, cambieranno anche i parametri di giudizio della stazione sciistica ideale. Saranno vincenti le località in grado di offrire dotazioni tecniche in grado di innevare perfettamente un’ampia superficie sciabile nei pochi giorni utili di freddo. Perché dobbiamo rassegnarci, l’importante sarà sciare bene, con le gambe. Per il paesaggio, amen, rivolgersi altrove. La vigilia di Natale, nell’intero Dolomiti Superski erano già più di 800 i km di piste agibili; il 27 dicembre sono quasi 1000, sotto un sole pazzesco, costante e implacabile (ma piacevole, vero?).  E’ vero che a scorrere i dati di Skipass Panorama Turismo, l’osservatorio promosso da ModenaFiere, e curato da Jfc, il ranking delle stazioni sciistiche a prima vista viene ancora influenzato da parametri ‘tradizionali’: nella classifica generale sempre prima è Cortina d’Ampezzo, che gode dello status di località più famosa; Madonna di Campiglio, seconda in classifica generale, è considerata la più trendy; San Candido quella con gli alberghi migliori; la Val Gardena quella con il più alto livello di sicurezza; Sestriere quella con le piste migliori; Cervinia è considerata la zona con la maggior garanzia di innevamento, segno che il valore dell’alta quota è sempre percepito come importante. Ma andando più a fondo nell’analisi in cima al ranking dei comprensori (quindi non dei paesi) c’è proprio Plan De Corones (nella foto), che ha ‘solo’ un centinaio di km di piste. Cioè la stazione sciistica più all’avanguardia in Italia per cannoni, piste e impianti. Notare che l’ultimo fine settimana di novembre a Plan de Corones erano già aperte tutte le piste principali, pur senza un grammo o quasi di neve naturale. Il know how tutto italiano in materia di innevamento e manutenzione piste ha poi garantito alti riconoscimenti in base all’autorevole studio internazionale Best Ski Resort 2016 a 4 nostre stazioni importanti. Infatti la new entry Livigno si aggiudica direttamente il secondo posto nella classifica generale, e brilla anche con vittorie piazzamenti tra i primi 5 posti in varie categorie individuali. Come già nel 2014, insieme a Livigno, Plan de Corones, Val Gardena e Alta Badia, si piazzano tra le prime dieci località classificate. Altro dato interessante, sempre secondo Skipass Panorama Turismo, è che nonostante le ultime stagioni poconevose, nell’inverno 2016/2017 circa 1 milione 180 mila persone (per potenziali 3 milioni 900 mila presenze) sceglieranno la montagna, o meglio, quelle località capaci di offrire uno sci ad alto livello – parametro questo sempre trainante e imprescindibile – unito a un vero e proprio ‘stile di vita’ di montagna da godere insieme a tutta la famiglia (per inciso: quest’ultimo aspetto, della montagna come luogo di socialità degli affetti sembra un nuovo trend).  Il fatturato complessivo del sistema montagna  (ospitalità, servizi e pratica sportiva) sfiorerà a 10 miliardi di euro, con una crescita di 4,5 punti,  un incremento degli arrivi stimato nel +3,2% e delle presenze stimato in un+3,8%. Vedremo.

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