Obergurgl, per i negazionisti del climate change…

Ormai sembra ineluttabile: a causa del climate change, lo sci si sposterà fra i 2000 e i 3000 metri. Ecco che le stazioni emergenti, quelle da tenere d’occhio come protagoniste della grande industria turistica del terzo decennio, sono quelle comprese fra le due fatidiche quote. Con (relativamente) pochi impianti e molte piste. Lunghe. Per tutto l’inverno, e non solo come fino ad ora per lo sci di fine o inizio stagione. Obergurgl, con il suo piano alto Hochgurgl, ne è la quintessenza. Negli ultimi 50 anni qui le precipitazioni nevose da record (anche 12 o 13 metri, record austriaco) non sono mai calate.

Ho avuto recentemente la fortuna di studiarne bene tutte le piste. Pura libidine: questa è una grande rivelazione! Siamo in Austria, Tirolo, al di là del confine italiano del Passo del Rombo (in ‘cima’ alla Val Passiria, sopra Merano), ma da ottobre a giugno questa familiare vicinanza è irrilevante perché il valico, uno dei più alti d’Europa, è sommerso da metri di neve. In realtà si trova poco a monte della famosa Soelden, in Oetztal, tanto che esiste un superskipass plurigiornaliero comune. E quindi il giro per arrivarci è relativamente lungo (ma veloce: strade perfette). Ma ne vale la pena. Il comprensorio dichiara 112 km di piste, 25 impianti con portata oraria totale ‘pazzesca’ di 42.000 persone, con 6 direttrici di arroccamento in cabinovie ad alta portata… Mica male per una presunta carneade fra le stazioni sciistiche! Sostanzialmente non ci sono piste ‘brutte’: parliamo di ‘botte’ di dislivelli continui fra i 500 e i 1000 e metri in campo aperto, con una straordinaria varietà di cambi, mammelloni, panettoni, muri… e diversi percorsi freeride serviti da impianti.

Quasi impossibile citare il meglio. Un solo consiglio: la pista rossa 1 dalla Hohe Mut Alm, da 2670 metri, con il suo proseguimento n. 5 fino a poco a valle di Obergurgl: come spesso succede ai ‘margini’ del comprensorio si trovano piste interessanti e meno frequentate.

Un altro fiore all’occhiello è il collegamento Top Express fra Obergurgl e Hochgurgl, cioè una cabinovia ‘trasversale’ sospesa su due valloni paralleli.

Nel piano superiore di Hochgurgl, ai piedi del Rombo, pochi anni fa è stato inaugurato il Top Mountain Cross Point, a 2175 m. Un progetto di architettura d’effetto che ingloba il casello del pedaggio della strada del Rombo, una stazione a valle della cabinovia da 10 posti Kirchenkarbahn, un ristorante e il Museo del motociclismo, che su 3000 mq espone pezzi particolari ma soprattutto offre esperienze (il passo del Rombo d’estate è infatti una route preferita dei bikers di tutta Europa).

Per soggiornare in zona, consiglio nelle basse stagioni di fare base in un 5 stelle ‘possibile’, ovvero il Central di Soelden.

Di struttura e ambientazione classica tirolese, è stato soggetto negli ultimi anni a una felice ristrutturazione che lo ha reso più attuale. Le camere presentano diversi stili con accenti individuali, dal tradizionale alpino, all’internazionale contemporaneo con stoffe di Etro, Nobili e Lizzo. Il ristorante è molto rinomato (“Toque d’Honneur” di Gault Millau, assegnato a soli 10 ristoranti in tutta l’Austria). Speciale anche la cantina, con 30.000 bottiglie.

Il grande centro spa di 1500 mq è il fiore all’occhiello: 16 cabine per trattamenti, create secondo i principi feng shui, area wellness “Mondo dell’acqua Venezia”, dislocata su 3 piani con 10 saune, con tanto di originale gondola: kitsch & chic!

 

 

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: