Prima e dopo una manifestazione in azienda: Calici di Stelle
Un evento come Calici di Stelle (targato Movimento Turismo del Vino), che organizziamo in azienda ogni anno intorno al 10 di agosto sulla terrazza panoramica e nel parco, è per noi un momento topico della nostra vita aziendale. Un suggello della nostra attività di accoglienza e enoturistica, un incontro estivo con nostri fan e clienti, un modo per fare festa e stare insieme, e sottolineare le capacità di abbinamento dei nostri vini con cucine e gastronomie diverse. Ogni anno tendiamo a ospitare uno chef diverso o a dedicare alla serata un tema diverso. Nel 2012 facemmo perfino un riuscito esperimento con la cucina indiana di Taj Mahal, poi abbiamo avuto l’onore di gustare le creazioni di chef più che emergenti come Dario Picchiotti e Claudio Sordi (il 9 agosto di quest’anno), o di ristoranti di successo come La Casona. Lo facciamo con grande entusiasmo e grande piacere, nonostante l’evento caschi nell’unico periodo in cui potremmo avere qualche giorno di riposo prima della vendemmia. Perchè è nello spirito di questo blog raccontare il dietro le quinte di tutto quello che è condurre una cantina… ebbene, dopo aver programmato e organizzato l’evento, pensato alla comunicazione, raccolto le adesioni, siamo io e Donatella che per l’evento, muoviamo 100-150 sedie e relativi tavoli, allestiamo, dopo un’organizzazione preventiva, che pur ‘casalinga’ e autentica come è nelle nostre corde, parte dalla progettazione dei piatti e della serata con lo chef di turno fino all’assoldamento del dj e la discussione della scaletta musicale… Poi c’è il baillamme dell’evento in sé, che si vive quasi in apnea. Ci ‘rimettiamo’ ogni anno qualche chilo di peso (e non fa male), ci guadagniamo in stanchezza, consumiamo una marea di bottiglie (fino a 100 come quest’anno, segno che il vino piace!), qualche soldino di ‘rimborso’ spese lo prendiamo, ma soprattutto è vetrina, festa, promozione, stare insieme. Rientra perfettamente nella nostra filosofia delle porte aperte tutto l’anno e del filo diretto con enoturisti e amici-clienti. Un’ennesima dimostrazione che il pubblico ha bisogno del contatto con il produttore e con la cantina, all’insegna della condivisione e della trasparenza. Un po’ come Cantine Aperte, per noi irrinunciabile. Faticoso ma bellissimo.
11 agosto 2015