Te lo ‘dike’ Fabio: ecco finalmente le scarpe infortunistiche trendy!
Le scarpe antiinfortunistiche saranno utili, ma di solito sono proprio brutte, e per di più sono dure e scomode. Così in cantina porto o stivalacci di gomma, indispensabili durante i lavaggi ma fanno sudare, o scarpe sportive da dismettere, che però utilizzo anche all’aperto. Ma, cimentandomi in campagna con attività pesanti di ‘boscaiolaggio’ e giardinaggio oltre che in vigna, sul trattore ecc, dopo pochi mesi immancabilmente si distruggono. E portano sporco in cantina. Ma finalmente ho risolto il dilemma per chi, come noi, dalla campagna entra in cantina, poi magari deve fare un salto ‘in città’ a comprare un pezzo di ricambio, e il minuto dopo riceve visitatori improvvisati che vorrebbero anche degustare… E cavolo, non ci si può mica cambiare le scarpe ogni due per tre, con la fretta che ci incalza. E allora queste ‘Dike’ – l’assonanza con Nike è voluta? In realtà vuol dire ‘diga’ – mi hanno acchiappato da subito per il design aggressivo e l’accento sul colore, che di solito nelle normali calzature DPI sono completamente trascurati. Diciamo pure che questa azienda, guardacaso basata nel ‘distretto’ (ora lo chiamano cluster…) veneto delle calzature non lontano da quello delle scarpe sportive e da montagna, non nasconde un deciso approccio fashion. Anzi, sembra voglia rivoluzionare e rinfrescare l’immagine un po’ triste e cheap della concorrenza. E così le mie Superb con la suola arancione Summit con particolari scolpiture (nella foto) si sono rivelate anche comode ed ergonomiche, oltre che trendy.
La linea Lady D. è poi assolutamente irresistibile: la vedo perfetta per le new country-hipster girls (ehm, scusate il neologismo).