Viaggi di lavoro part II: Düsseldorf 2 best tips

Ho appena scritto di qualche dritta per stare a Colonia. Ecco ora il turno di Düsseldorf, neanche 40 km più a nord. Viene considerata dai ‘Kölsch’ la città rivale (non calcisticamente: i tifosi dell’1 FC Köln in Bundesliga odiano il Borussia Mönchengladbach, mentre il Fortuna Düsseldorf non interessa per ora, perché si dibatte nelle serie inferiori). Non è intrigante come Colonia, ma l’ho trovata ugualmente stimolante mentre nel marzo scorso ero là per il Prowein (nel 2018 si terrà dal 18 al 20 marzo) e in precedenti altre occasioni. In periodo di fiera, va detto, è quasi inavvicinabile per i prezzi degli alberghi. Ma tant’è. E visto che mi avrebbero pelato comunque, tanto valeva essere pelati bene, per stare altrettanto bene… Ecco due indirizzi top, per un soggiorno un po’ fuori dalle righe. Un relativamente buon rapporto qualità prezzo (si fa per dire, ma nei weekend non di fiera le tariffe finalmente crollano) per un 4 stelle che non fosse banale, l’ho trovato, stranamente, in un albergo di catena. Il Melia Innside Derendorf è strategico fra centro e fiera, non troppo distante dall’aeroporto, ben servito dai tram che portano in centro (diretto) e alla fiera stessa (2 fermate di bus e poi S-bahn). A proposito di mezzi pubblici. Informazione utile per chi viaggia per fiere nelle città tedesche: qui come del resto a Colonia l’utilizzo dei mezzi pubblici compresi i treni regionali della zona è gratuito con il pass espositore o il pass visitatore della fiera, per tutta la durata della stessa… Capito?

Tornando al Melia Insside, qui sopra, è un edificio posto in un isolato di recente ben riqualificato, di design, ben servito ma appartato e silenzioso. La zona comune bar ristorante è molto accattivante: cucina di stampo internazionale più che discreta (pochi piatti ma ben fatti, leggeri, per un pubblico che lavora) al ristorante alla carta ‘Ven’, buoni drink al bar serale, in un’atmosfera elegante-metropolitana molto confortevole, al contempo informale, con belle sedute ed efficace illuminazione. Valide anche le stanze, dal felice design con vetrate panoramiche, letti comodi, wifi potente  incluso. E colazione di alto livello.

Dritta ‘luxury’ n. 2. Per mangiare, perché per dormire si rivelerà inaffrontabile (attenzione: d’estate spuntano tariffe mica male, ma poi chi è che vorrebbe andare a Düsseldorf in estate?): l’hotel Breidenbacherhof, con la sua Lobby Lounge / Brasserie 1806 alla carta. Come città piuttosto grande, la scelta è ovviamente amplissima. In periodo di fiera tutti si dirigono nella Altstadt, la Città vecchia, e nelle affollate birrerie più o meno turistiche (come per esempio Schumacher) fra le viuzze e gli scorci assai carini. Ebbene, questo hotel, pur centralissimo in Konigsallee, è una scelta alternativa per stare una volta fuori dal casino,  in ambiente raffinato da vero albergo di lusso mitteleuropeo (per quanto leggermente carico-kitsch).

Sia che prendi una singola birra sia che ordini alla carta piatti raffinati (come quello sopra) o semplici (Wienerschnitzel memorabile, 29 euro, ma considerando che è un piatto unico principali con contorni li merita tutti), il livello è superiore e si viene trattati allo stesso modo dal personale. Prezzi? Alti, sì, ma con un po’ di… furbizia fai serata con 40-50 euro per stare molto bene (senza vino, con birra), mentre altrove in città i 35-40 li spenderesti comunque con dubbi risultati. 10 euro in più che possono valere. Dopo, per un drink, ci si sposta al cocktail bar Capella Lounge, dagli arredi e dalle atmosfere baroque extravaganti.

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